

ANTONELLA TOCCACELI
PRANOPRATICA-PRANOTERAPEUTA
OPERATRICE PROFESSIONALE DA DIVERSI ANNI- SPECIALIZZATA PER TRATTAMENTI SULLO STOMACO E I MALI AD ESSO LEGATI.
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LA SEDE PER I TRATTAMENTI SI TROVA A CASTELFIDARDO (AN) IN VIA MARX 60
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CAUSE DEL MAL DI STOMACO
Il mal di stomaco è uno dei sintomi più comuni e frequenti. Si può presentare sottoforma di fitte, crampi, bruciori, sensazione di pesantezza o gonfiore, e associarsi, o meno, ad altri sintomi. Le cause possono essere molteplici e avere origine nello stomaco, nell'intestino o in un altro organo addominale.
Il più delle volte, un dolore diffuso al di sopra dell'ombelico, che compare solo occasionalmente, è la banale conseguenza di pasti troppo abbondanti o difficili da digerire. Il mal di stomaco, in tal caso, si accompagna spesso a gonfiore e non di rado a eruttazione, nausea e vomito. Fattori di rischio accertati sono lo stress e l'ansia, che possono scatenare dolore, acidità e bruciore di stomaco. Il fumo, il consumo di alcolici e l'assunzione di determinati farmaci (FANS, come l'aspirina o l'ibuprofene) peggiorano la situazione. I sintomi, in questi casi, sono transitori e normalmente scompaiono spontaneamente dopo poche ore.
Se il mal di stomaco si presenta con una certa frequenza, potrebbe essere il sintomo di una patologia dell'apparato digerente e non va sottovalutato. Fra le cause più diffuse del mal di stomaco "patologico" ci sono le gastriti e il reflusso gastroesofageo, disturbi caratterizzati da un dolore sordo, diffuso o di tipo urente. Tipica del reflusso è la risalita nell'esofago, a volte fino alla gola, di succhi acidi provenienti dallo stomaco, con sensazione di bruciore e bocca amara.
Il mal di stomaco può essere riferibile anche ad un'ulcera. In tal caso, viene descritto un dolore trafittivo, di intensità variabile e piuttosto localizzato, ad insorgenza stagionale (primavera o autunno). Se l'ulcera è gastrica, il mal di stomaco insorge tipicamente dopo i pasti, a prescindere da cosa si è mangiato. Se la fitta dolorosa insorge a digiuno o durante la notte e recede dopo l'assunzione di cibo, può invece suggerire la presenza di un'ulcera duodenale.
Altra condizione che provoca mal di stomaco è la gastroenterite. In questo caso, il mal di stomaco è tipicamente associato a dolore addominale diffuso, vomito, febbre, malessere generale e diarrea.
Nel caso di dolore crampiforme, che si irradia al bordo costale destro e come una cintura raggiunge la zona che sta sotto la scapola destra, l'ipotesi più attendibile è quella di una calcolosi alla cistifellea. Il dolore biliare è molto più intenso di quello provocato da un'ulcera o dalla cattiva digestione. Inoltre, è di maggiore durata e tende a ripetersi.
Il dolore con irradiazione alla zona sottocostale sinistra e alla schiena, peggiorato dall'assunzione di cibo e perdurante per ore o giorni anche a digiuno, fa ipotizzare una pancreatite, cioè un'infiammazione del pancreas.
Il mal di stomaco può essere associato anche a disturbi della motilità gastrica, ernia iatale, esofagite e tumore allo stomaco. In altri casi, può essere legato ad un disturbo cardiaco (angina pectoris o infarto del miocardio).
Cosa fa il pranoterapeuta?
“Legge” lo stato energetico del nostro corpo e agisce sui blocchi energetici che minano la salute del cliente. Assorbe gli accumuli energetici del corpo per scaricare le zone sovraccariche. Immette nuova energia regolata secondo le frequenze funzionali del cliente per consentire all’organismo di ripristinare il corretto funzionamento organico.
La pranoterapia viene eseguita su due principi fondamentali: 1) Il riequilibrio fisico – L’azione terapeutica viene rivolta alla rigenerazione energetica dell’organismo per favorire la guarigione fisica. 2) Il riequilibrio mentale-emotivo – Le patologie che hanno origini psicosomatiche o ansia, esaurimento, depressione,traggono enorme beneficio dal riequilibrio fisico ma necessitano anche di un aiuto a livello psicologico per identificare con chiarezza la causa che ha portato al malessere e superarla definitivamente ed evitare che il cliente ricada nella stessa condizione una volta guarito fisicamente.
Quali disturbi
La pranoterapia è efficace come ausilio al trattamento medico o naturopatico, in tutti i casi in cui ci sia una irritazione o infiammazione (quasi tutte le malattie hanno una irritazione o una infiammazione) da eliminare: un mal di testa insistente, una storta, una gastrite, casi di acidità anomala, un colon irritabile; ma può essere di grande aiuto anche in casi di ernie, cervicalgie, sciatica, dolori articolari, muscolari, ossei e molti altri disturbi.
Nello specifico, la pranoterapia si dimostra utile per il trattamento di blocchi funzionali, infiammazioni eventi degenerativi acuti e cronici; malattie croniche; mal di stomaco, problemi respiratori, distonie intestinali, stati dolorosi e di disturbi di origine incerta; disordini funzionali della colonna vertebrale; recupero fisico post-operatorio; stanchezza, spossatezza, apatia, nervosismo, mancanza di lucidità, stress; depressione, ansia, esaurimento, insicurezza, alterazioni psichiche in generale; traumi articolari; e molto altro ancora.
È importante ricordare che la sua azione può essere o meno risolutrice, e nei casi in cui sia richiesta l’associazione a cure farmacologiche indicate dal proprio medico, non può far altro che coadiuvare l’azione delle cure mediche non presentando alcuna interazione e controindicazione, perché la pranoterapia è per definizione una terapia naturale. La pranoterapia agisce sulla radice del sintomo e riporta alla salute sciogliendo il blocco, sia esso emotivo, mentale o fisico.
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